Gli studenti delle Simeoni incontrano la Polizia di stato
Regole condivise per una società civile
Nei giorni 5, 13 e 19 aprile le classi della scuola secondaria di primo grado “L. Simeoni” hanno incontrato in aula magna i rappresentanti della Polizia di Stato operanti presso la Questura di Verona.
Il Commissario Antonio Scerbo Iose, coadiuvato da Silvia Capriati e Virginia Scupola, ha incontrato i ragazzi e dialogato con loro sul tema della legalità.
Questi incontri sono il risultato del Protocollo d’Intesa firmato il giorno 14 settembre 2022 presso la Prefettura di Verona, “Accrescere nei giovani la cultura della legalità, la conoscenza ed il rispetto delle regole” dall’UAT VII -ente promotore- e dalla Prefettura, dal Comando Operativo Terrestre di Supporto di Verona, dalla Questura, dal Comando Provinciale dei Carabinieri, dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza e dal Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco.
Il Protocollo prevede la realizzazione di programmi annuali rivolti agli studenti delle scuole di ogni ordine e grado al fine di potenziare e consolidare l’educazione degli studenti all’esercizio della democrazia, nei limiti e nel rispetto dei diritti inviolabili, dei doveri inderogabili e delle regole comuni condivise, quali membri della società civile, promuovendo al tempo stesso negli studenti la consapevolezza dei valori fondanti e dei princìpi ispiratori della Costituzione italiana per l’esercizio di una cittadinanza attiva a tutti i livelli del sistema sociale.
Il Commissario Iose ha aperto gli incontri con una riflessione importante: nessuna persona è un’isola a sé, tutte le azioni che ciascuno di noi compie nella quotidianità e tutte le scelte che siamo chiamati ad affrontare portano a delle conseguenze che hanno ripercussioni sugli altri. Ciascuno di noi ha un ruolo nella società e svolgerlo bene è la premessa fondamentale per una serena e rispettosa convivenza.
Si rende necessario, quindi, riflettere sempre su ciò che facciamo, scegliendo di costruire una comunità sana attraverso comportamenti individuali rispettosi delle persone e delle cose. Solo in questo modo, ciascuno facendo la propria parte, è possibile la convivenza civile.
Per le studentesse e gli studenti più grandi, che frequentano la terza media, questa riflessione è risultata ancora più significativa: il nostro ordinamento giuridico, infatti, stabilisce l’imputabilità penale per un minore che abbia compiuto 14 anni, che è quindi chiamato a rispondere dei reati commessi.
Gli studenti sono intervenuti nel dialogo aperto dal Commissario in maniera partecipe e curiosa, hanno posto numerose domande tra cui quali sono i reati più comuni commessi dai coetanei, che risultano essere lo spaccio di sostanze, il furto e il bullismo. In espansione è anche il fenomeno del cyberbullismo, che prevede anche il coinvolgimento degli agenti della Polizia postale che hanno competenze informatiche.
A tutti gli studenti è stata data la possibilità di intervenire, dialogare, porre domande, ricevere risposte.
Ringraziamo il Commissario Iose e le agenti Capriati e Scupola per la disponibilità e l’attenzione dedicata alle nostre studentesse e ai nostri studenti
Pubblicato il 04-05-2023